«Perché
leggi?»
«Perché
per un momento riesco a sentirmi parte di qualcosa di più grande: non sono più
una persona collocata in un preciso luogo geografico, ma sono un fantasma che
viaggia nel tempo, che attraversa i muri, che conosce la verità, che crea con
la fantasia, che dialoga con i grandi eroi del passato o con i piccoli uomini
dell'invenzione, che può volare insieme ai gabbiani e nuotare accanto alle
balene, saltare come le rane e sognare come i bambini. Sarà per questo che
leggo. Perché mi piace conoscere, perché più so e più voglio sapere, ed è una
sete che non si esaurisce, un desiderio che resta vivo nell'anima come un amore
che si rinnova quotidianamente. E tu perché leggi?»
«La
conoscenza, il sapere, i libri sono il mio uomo. E gli resterò fedele per tutta
la vita, guardandolo negli occhi ogni giorno come se fosse il primo. Forse è per
questo che sembro sola: perché ho un amante così bello che non tutti riescono a
vederlo, apprezzarlo, ammirarlo; perché le cose davvero belle sono difficili da
capire e la gente non ha voglia di sforzarsi più di tanto. Sarà per questo che
al giorno d'oggi la cultura è un optional? Ma meglio non cadere nelle solite
polemiche: un giorno il mondo si sveglierà e si sentirà vuoto. E ci sarà un
nuovo Rinascimento. E sarà arte.»
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