domenica 1 marzo 2015

Lettere vs SMS, ovvero: quel che si perde grazie al digitale


Un tempo (neanche troppo lontano, in verità) quando ci si dava appuntamento per la settimana seguente, si aspettava semplicemente il giorno stabilito e si andava al luogo stabilito nell'ora stabilita, sperando che anche l'altra persona avesse ricordato l'appuntamento in tutti i suoi dettagli.

Ora abbiam la facoltà di inviare anche cento SMS per un solo appuntamento: modifichiamo il giorno, l'ora e il posto dell'incontro e possiamo permetterci addirittura di arrivare in ritardo, poiché sarà sufficiente avvisare con un messaggino pieno di emoticon che non faremo in tempo per l'orario stabilito e che siamo molto spiacenti, ma che ci faremo perdonare presto.

Sino a non molto tempo fa, le cose funzionavano, evidentemente, in maniera diversa e se pensavi di poter essere anche minimamente in  ritardo per l'appuntamento amoroso, amichevole o lavorativo, t'assaliva la paura che l'altro si fosse annoiato nell'attesa e fosse andato via, pensando anche che tu avessi dimenticato l'appuntamento. Oggigiorno si può anche disdire un appuntamento all'ultimo secondo, senza far aspettare l'altro inutilmente, ed il gioco è fatto.

E anche quando si è distanti, genitori-figli, marito-moglie, amanti, amici, e qualsiasi sia il tipo di relazione in corso, la nuova tecnologia ci permette di sentirci in ogni attimo, così da sapere tutto quello che sta facendo l'altro in tempo reale. Geniale. E se il nostro pupillo non risponde nel giro di cinque minuti, ci preoccupiamo (o ci arrabbiamo, se abbiamo una soglia d'ansia paragonabile alla bassa marea).

I tempi passati ci insegnano la pazienza, antica virtù: si aveva la possibilità di inviarsi una lettera alla settimana e si attendeva un'altra settimana o più per la risposta. E quindi tra la partenza e l'arrivo c'erano solo due lettere. E non una raffica di SMS.

Ma quel che manca di più alla nostra generazione, è che nelle lettere si possono inventare dei disegni personalizzati, inserirci dei fiori, spruzzarci sopra un po' di profumo...sentire l'inchiostro sotto le mani che crea un dolce rilievo. Gli SMS restano freddi, così come le mail: è il prezzo della velocità. Non sono scritti con la nostra grafia, ma con i caratteri standard del computer, e non hanno alcun odore. Sono anonimi e gli potrebbe scrivere chiunque, risulterebbero tutti uguali, senza passione. Non hanno personalità e non hanno vita. 



E poi quando ci si rivede, anche dopo mesi, non si ha mai nulla di sconvolgente da dirsi, perché ci si è già detti tutto tramite messaggi. Attraverso le lettere si riempiva di mistero tutto il tempo passato dalla spedizione della lettera al giorno dell'incontro, che acquistava una magia particolare, un senso di ignoto e una consapevolezza d'amore. E poi, si sa, in una lettera non scrivi quello che fai durante il giorno: scrivi quello che provi, perché hai solo quella lettera per dirlo, per esprimerlo. Invece con gli SMS sai che domani ne potrai mandare un altro dicendo ciò che provi e che, per oggi, ti accontenti di dire ciò che stai facendo. 

Ma poi l'indomani non lo dici quello che provi. 
Rimandi sempre. 
Non lo dici mai, non lo dici più. 
E quindi ognuno sa cosa fa l'altro, ma non sa cosa prova. 


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