martedì 7 aprile 2015

Alice e Pinocchio in: nessuna regola!



C'erano una volta una bambina e un quasi bambino: una si rifugiava in un mondo sottosopra, l'altro cercava di capovolgere quello in cui già abitava.
Lewis Carroll e Carlo Collodi hanno perpetrato un tuffo all'indietro, fino alla loro infanzia, per poter rappresentare due bambini ribelli, ma tanto amati. Il ritorno alle rispettive infanzie è un viaggio per i due scrittori molto diverso: una aristocratica e tranquilla Oxford per Carroll, e una giovinezza povera in Toscana per Collodi. Basterebbe confrontare la scena del tè del cappellaio matto e la pentola disegnata sul muro della casa di Geppetto, il sogno contadino di abbondanza, per poter comprendere quanto i due fossero distanti. Eppure, nonostante questa distanza sia evidente negli ambienti e nella caratterizzazione dei personaggi senonché dei due protagonisti, c'è un tema collante, un filo di Arianna con costanza e mestizia seguito da entrambi: la morte dell'infanzia. Se questa morte sia dolorosa o meno, rimane ancora un quesito irrisolto o comunque decisamente ambiguo e discutibile su ogni fronte. 

Quel che emerge è che l'infanzia muore per necessità, ma, sopratutto, perché non esiste un mondo per i bambini. Carroll ne crea uno nuovo, il Paese delle Meraviglie, un luogo incantato e incantevole dove, come dice Alice, "ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe". Fantasioso e anarchico, Carroll disegna con le parole questo nuovo mondo, come se si trattasse di un sogno dove ogni elemento è incerto e instabile, dove la realtà è capovolta e il senso logico traballa. Alice non è la sognatrice, ma il sogno: ella incarna la fantasia, incredula persino di se stessa. La perdita d'identità rimarcata dal Brucaliffo non è un reale danno, bensì un'opportunità di fuga dal mondo degli adulti per poter essere finalmente se stessi, per poter essere la Alice bambina e senza doveri.

Il bianconiglio gioca un ruolo ancor più ambiguo, ma spiegabile: è lui che inizialmente attira Alice nel tunnel che la condurrà nel Paese delle Meraviglie, ma è altrettanto lui che la condurrà alla realtà ogni qualvolta ella si distrarrà a parlare coi fiori o a prendere un tè col Cappellaio Matto, sino a condurla dall'unica adulta del regno: la Regina di Cuori. Dunque è la realtà stessa, simboleggiata dal coniglio bianco, che ti chiede di sfuggirle, ma che ti riprende e ti riporta al mondo semplice e regolare. 




Mentre Carroll scappa dalla realtà, Collodi immerge il suo protagonista nel mondo reale, seppure con qualche remora fantasiosa che la penna gli suggeriva, come la gita nella pancia della balena. In effetti la ricerca della realtà qui coincide con la ricerca della verità: per essere reale, un bambino vero, Pinocchio non può dire bugie, ma deve abbracciare la verità come stile di vita. Tuttavia per i bambini, come sottolinea Collodi più e più volte, la verità è troppo ordinaria: per questo il suo burattino viene ammaliato da uno spettacolo di marionette, da una messa in scena e, di conseguenza, da un teatrino intriso di falsità. Le tentazioni che si trovan sulla via, sono per Pinocchio delle opportunità di fuga, così come per Alice lo era il Paese delle Meraviglie. Il famoso duo del Gatto e della Volpe, oltre a simboleggiare in maniera evidente e consueta i mali della società e il motto "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio", sono per il bambino-burattino i migliori amici che si potessero volere, poiché incoraggiano alla ribellione e alla sindrome di Peter Pan. 

Il finale di Collodi è più esplicito rispetto a quello di Carroll, poiché Pinocchio esce dall'infanzia e abbraccia il padre Geppetto con le braccia di un bambino vero: è un adulto. In Alice la trasformazione è meno netta e, in realtà, si potrebbe ipotizzare che non sia mai avvenuta: noi non sappiamo, non ci è dato sapere, se Alice abbia lasciato Wonderland per sempre oppure no.

2 commenti:

  1. Sublime descrizione e confronto con la realtà : complimenti davvero il tuo blog, ricco di argomenti, è davvero interessante :)

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  2. Grazie Anna e soprattutto grazie per le tue visite :)

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